UN LUNGHISSIMO GIORNO
Un lunghissimo giorno racchiude articoli che ho scritto nei primi mesi dell’anno sia sul sito www.sirasebastianelli.it nella sezione thirdlife che sulla rivista online www.65perricominciare.it. Ne ho selezionati alcuni, tra quelli più significativi, per tracciare una sorta di percorso psicologico della quarantena, da tutti vissuto, per rispettare il distanziamento sociale anti-contagio dal Covid19. In tempi non sospetti (gennaio 2020), ho pubblicato l’articolo Angeli, barriere piumate dell’esistenza, evidenziando quanto la natura salvifica dell’essere umano abbia bisogno di un connotato divino, quasi a sottolineare che non sia terrena la capacità di aiutare un proprio simile. Dopo qualche settimana, con l’arrivo drammatico del coronavirus, tutta l’umanità si è ritrovata nelle mani dei medici, degli infermieri e degli operatori sanitari spesso definiti angeli, anche se loro stessi si sentivano più umani e vulnerabili di tutti. Poi, si è entrati nell’ Incubo, tra il sogno e la realtà, affinché le coscienze si risvegliassero alla nuova inimmaginabile realtà e a porre nell’archivio della memoria L’Ultimo bacio?
Dalla memoria è invece tornato alla ribalta un evento che riguardò una pandemia virtuale che colpì nel 2005 il gioco World of Warcraft e la percezione dell’esperienza del contagio si collocò Tra Scienza e Fantascienza: quando il gioco diventa realtà!
Il mondo del lavoro, intanto, per garantire sicurezza ha costruito un Ponte virtuale per contatti reali, attraversato anche dalla psicologia che ha continuato a dare sostegno a chi avvertiva la necessità di tradurre in parole significative il proprio stato ansioso-depressivo, per evitare il ristagno di pensieri prosciuganti linfa vitale.
Il crescere esponenziale del contagio ha accelerato il tempo della ricerca di protezione, soprattutto per gli over65 che hanno subìto oltre che maggior divieti (Divieto per gli Over 65!), anche il bisogno di essere Dignitosamente sostenuti: Forza Over! Nel pieno della quarantena il Claustrum rappresentava il luogo sicuro nel quale ognuno si ritrovava nelle riflessioni meditative dei propri vissuti e per attivare il pater (Padri Over), la funzione paterna interiore per traghettare se stessi verso un mondo migliore.
Nella sensazione di vivere, non un giorno in più (Un giorno in più,il 29 Febbraio, per l’equilibrio del tempo!), ma un giorno lunghissimo, senza interpunzioni, sono arrivate la Primavera e la Pasqua, (Un ossimoro: il letargo di Primavera) in un letargo anomalo dell’esistenza, ma con la forza e la resistenza della Stella di… Natale, che pervicacemente si aggrappava alla vita. All’orizzonte si è manifestata Emily Dickinson, una donna che ha scritto poesie bellissime all’interno della sua stanza, senza mai uscire dalla sua abitazione, donando forza e vitalità al Canto dell’attesa.
Che cosa rimarrà dell’esperienza della quarantena, ancora non completamente finita? Memoria e Quarantena ci impongono Un setaccio per la ri-presa, affinché si possa discernere tra il prima e il dopo per lasciar andare ciò che non è più utile, conservando l’essenziale, magari guidati dal sogno e raccontarlo! Raccontami il sogno di questa notte!