Le Palme Rinascenti oltre il punteruolo rosso
Palme Rinascenti
Quasi dieci anni fa, scrissi su Third Life (giugno 2010), un articolo sulle palme che stavano morendo sotto l’inesorabile azione distruttiva del punteruolo rosso. Tante palme, in questi ultimi dieci anni, sono state “decapitate” o abbattute, per l’impossibilita di salvarle. Una strage che nel tempo ha colpito anche altri alberi come l’ulivo. L’albero che muore è sempre un indicatore di una disfunzione della Natura, provocata spesso dall’ incuria e mal custodia umana del patrimonio naturalistico. Mi è capitato, spesso, di osservare le palme alla ricerca di un segnale di ripresa che lasciasse percepire una metaforica salvezza dell’umanità, senza risultato, finché, qualche giorno fa, un ciuffo che cresceva al centro del tronco decapitato di un palma ha fatto rinascere la speranza. Palme che ritrovano la forza e la voglia di ritornare a vivere. La palma, simbolo di immortalità, che si è fatta mortale, per dare esempio di quanto l’imponderabile sia anche imprevedibile. Il terzo millennio è caratterizzato dalla massima innovazione tecnologica in tutti i campi della scienza, ma sempre più si troverà a fare i conti con eventi che segnano il confine tra il digitale e il reale, tra l’essere umano sempre più scollato dal mondo della Natura e la Natura stessa. L’osservazione della Natura è sempre importante, perché è il termometro della Terra, indica lo stato di salute del mondo che abitiamo. Ogni gesto ha una conseguenza, non dobbiamo dimenticarlo, anche perché non si può e non si deve tornare indietro, quindi la scienza deve fare il suo corso, ma la strada da percorrere deve sicuramente essere una strada alberata, altrimenti stiamo solo percorrendo il deserto.