2018, infinito verticale
2018 alle porte, un numero nuovo da memorizzare e una nuova agenda da riempire. Per quanto non se ne sia consapevoli sono tante le aspettative che si ripongono nel nuovo anno, perché c’è il desiderio di cambiare e di trovare stimoli per averne il coraggio. Come spesso mi è capitato di scrivere, ogni giorno che passa non ci trova più vecchi di ieri, ma più giovani di domani, cercando di cambiare prospettiva rispetto al tempo che passa, per non vivere la costante sensazione di essere fuori tempo. Capita di sentire espressioni come “ormai, è tardi!”, ma qual è il metro di misura per decidere il superamento del limite? La vita porta con sé il senso del limite, ma non è l’età cronologica che lo decreta. Perché, allora, non provare a entrare nel 2018 con la sensazione di infinito che il numero 8 evoca, come simbolo di un infinito verticale, che ancora di più consente di elevarsi verso nuovi obiettivi cercando se stessi in dimensioni da esplorare e conoscere?
L’augurio che si può fare a se stessi, per il 2018, è proprio quello di accompagnare il tempo come alleato di una vita che per essere vissuta ha bisogno, paradossalmente, del tempo, perché ne segna il valore infinito nonostante la finitezza dell’essere umano.
Sira Sebastianelli
psicologa-psicoterapeuta