L’Arte nella Psiche
L’Arte nella Psiche
Nella psiche c’è arte?
In qualunque forma d’arte c’è, sicuramente, una psiche che si esprime, ma in ogni psiche c’è arte?
Potenzialmente si potrebbe rispondere affermativamente, ma non si ha certezza che l’arte contenuta nella psiche si palesi sempre.
Nel centro storico della capitale del Portogallo, Lisbona, si può osservare una scultura, che raffigura lo scrittore Fernando Pessoa. La testa della scultura, realizzata in bronzo, è stata sostituita da un libro aperto, con le pagine in apparente movimento, quasi a simboleggiare tutto il valore artistico della produzione letteraria di Pessoa. L’immagine è molto suggestiva, tanto da indurre la fantasia di poter leggere la psiche, sfogliarla come un libro, pagina per pagina. Se fosse possibile, piuttosto che interessarmi alle pagine scritte della psiche, andrei a cercare quelle ancora da scrivere, per verificare quanto ancora c’è da conoscere, da immagazzinare e da creare, oltre che da pensare.
Pensiero, creatività, arte: tre fasi della produzione di un’ Opera, si parte da un pensiero creativo per arrivare alla produzione artistica. L’arte, però, a differenza del pensiero e della creatività non si coniuga, si può solo declinare.
Pensiero=pensare, creatività=creare, arte=?.
Arte: sostantivo senza verbo.
L’arte non è Verbo, non è Verità assoluta, ma verità per chi la vive e per chi la abita. È possibile sapere cosa s’intenda per Arte, ma non è possibile risalire alla sua essenza, cioè capire razionalmente cosa realmente sia. L’Arte, in fondo, non ha bisogno della razionalità, per essere capita, ma ha bisogno di essere accolta dal sentimento, dalla sensazione e dalla percezione tattile dell’impalpabile. L’incontro con l’Arte avviene nei meandri reconditi della Psiche, dove il talento nutre lo sforzo del desiderio di esprimersi.
Nella lingua latina, infatti, il termine ars indica “disposizione naturale” “talento” “arte”, mentre nell’idioma sanscrito la radice arth indica “sforzarsi di ottenere” “desiderare”, come se dall’intreccio delle radici linguistiche nascesse l’Opera d’Arte, che, quanto più è perfetta tanto più non lascia traccia, come afferma il poeta coreano Ko Un.
A questo punto, tornando alla domanda iniziale: “Nella Psiche c’è Arte?”, si può rispondere che sicuramente c’è, se si cerca l’incontro con quell’artista interno che abita in ognuno di noi, troppo spesso relegato nell’ anfratto buio dell’ inconsapevolezza, perché il suo nutrimento richiede lo sforzo della ricerca dell’autenticità, all’interno della quale è racchiusa l’essenza dell’Arte.
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Grazie per la condivisione e per avere in comune l’amore per l’arte. Sira Sebastianelli