8 marzo 2025 Una riflessione in più
In questi ultimi quindici anni ho pubblicato diversi articoli in occasione dell’otto marzo il primo risale al 2013 (8 Marzo) cui ne è seguito un altro nel 2015 (8’Ava Nota), poi nel 2020 (8 Marzo, un giorno da vivere!), nel 2021 (8 Marzo 2021 “L’Attesa è infinita, ma io sono in cammino”) e 2022 (8 Marzo 2022).
La mia riflessione, oggi, nasce dal desiderio di esortare ognuno di noi a guardarsi intorno per capire quanto in questo ultimo decennio sia cambiata la percezione del mondo femminile, quanto le donne siano più libere di esprimersi, di muoversi, quanto sia più sicura la strada sulla quale camminano quotidianamente, quanto siano cambiati i pregiudizi nei loro confronti, riuscendo a non cadere in commenti stereotipati quando si parla del mondo femminile.
La mia percezione è che molto potrebbe ancora migliorare anche per consolidare quanto conquistato dalle donne negli ultimi cento anni, ma, perché ciò sia possibile, sarebbe necessario avere uno sguardo deprivato da stereotipi e da pregiudizi, per capire quanta strada ci sia ancora da percorrere, sarebbe utile una comprensione empatica delle donne, per intercettarne malesseri e insoddisfazioni, sarebbe prioritario evitare di dare per scontato ciò che di inaccettabile accade, per evitare che si ripeta, sarebbe, in sintesi, indispensabile avviare una riflessione in più!
Analisi ludica e condivisibile come sempre !!!! Complimenti …..piccola riflessione personale :Il 1968 anno doveva segnare una svolta per tutti ma soprattutto per le donne… oggi sembra che dopo il fuoco iniziale la fiamma si sia spenta in modo assurdo e inconcepibile …… i troppi femminicidi lo comprovano !!!!!! Cinicamente potrei concludere che si sta arretrando in modo pauroso ma che alla fine sia colpa della poco solidarietà femminile ? Che si faccia poco squadra ?
Si, come sempre analisi lucida e , me ne viene, anche la consapevolezza che i cambiamenti sono lenti e costellati da ricadute e recuperi. Empatia e riflessioni in più, questa è la strada da percorrere per liberarsi di tutti i pregiudizi e gli stereotipi rimasti, chissà che non si possa maturare presto questa modalità verso la condizione delle donne, che si avveri il sogno di vederci in una modalità io sono ok, tu sei ok.
Ma, appunto, sembra un sogno o, forse, come ci hai ricordato, tutto sommato siamo in un cammino di cambiamento .
Grazie Sira