Maggese d’agosto!
Maggese è il termine che identifica un terreno agricolo messo a riposo, per consentire alla terra di ritrovare nuova fertilità. Avviene in maggio, da qui maggese, la vacatio della terra, periodo di sospensione rigenerante per trovare nuova fertilità. Gli uomini e le donne che lavorano, per consuetudine o per necessità, scelgono un mese estivo, più spesso agosto, per vivere il proprio maggese, un tempo di riposo, ma predisponente a nuove semine. La vacatio, cioè l’assenza della routine quotidiana che dovrebbe caratterizzare la vacanza, non è un periodo improduttivo ma di diversa produttività, come avviene per un terreno messo a maggese. Il mondo della Natura insegna quanto sia importante rispettare le pause, il silenzio, la scansione del tempo e l’attesa, per sospendere il fare e dedicarsi all’essere nella sua essenza. Il turbinio degli accadimenti convulsi dei mesi invernali insieme al frastuono dei pensieri e delle preoccupazioni, dovrebbero lasciare spazio, nel periodo di riposo della vacanza, alla leggerezza di chi vive senza tempo, anche solo per un attimo intriso, però, di eternità. Nuova fertilità, nuove coltivazioni per nuovi progetti possono nascere dal proprio terreno interiore messo a riposo nei periodi di passaggio della vita, nonostante la sensazione di sentirsi a volte “…come l’aratro in mezzo alla maggese” delle Lavandare di Giovanni Pascoli.
Riflettere fa riflettere! Complimenti