Il telomero della Terra
IL TELOMERO DELLA TERRA
In questi giorni si leggono articoli sul test cui un essere umano può sottoporsi per conoscere la propria aspettativa di vita basato sulla lunghezza o meno dei telomeri. Finalmente gli uomini e le donne del pianeta Terra potranno sapere quanto sarà lunga la propria vita, ponendo fine alla paura atavica e ancestrale della imprevedibilità della morte! Ma la nostra vita è così biologicamente determinata, al punto di essere puri e semplici testimoni del tempo che passa, rendendo inutile qualunque progettualità di vita? E poi, c’è bisogno di un test per sapere e comprendere che la vita è comunque breve, rispetto all’infinito dell’universo? Non è forse utile iniziare ad essere consapevoli che la vita va vissuta aldilà della sua durata, in funzione del suo percorso e non della sua meta?
Un test sarebbe più utile sottoporlo al pianeta Terra che ci ospita e che noi esseri umani stiamo consumando pensando ai nostri telomeri piuttosto che a quelli della Terra, che, per quanto lunghi, prima o poi esauriranno la loro funzione. Il test sulla durata della vita può servire a riflettere sull’essenza della vita stessa, rendendosi consapevoli che il telomero, corto o lungo, non può e non deve esimerci dalla responsabilità che abbiamo, rispetto alla nostra vita e a quella di chi ci succederà, nel percorso dell’esistenza della specie. La transitorietà dell’essere umano sulla Terra è evidente ed è anche uno dei motivi della difficoltà a sentire di appartenervi, ma sapere quanto si è transitori non ha alcuna importanza, se non per ridimensionare la presunzione di immortalità di chi perde il contatto con se stesso.