Sabbia:singolare plurale
SABBIA: singolare plurale
Quando arriva l’estate si pensa al mare e quasi mai alla sabbia. Eppure la sabbia è strettamente correlata al mare, anche dove ci sono scogliere, a guardare bene, sul fondo c’è sempre sabbia. Già, in fondo c’è sempre sabbia!
La sabbia è composta di granelli dalle dimensioni infinitesimali e inquantificabili, capaci di sommarsi formando dune alte come grattacieli sulle terre desertificate. Elemento con il quale si possono disegnare immagini o scolpire figure che hanno però il destino comune della impermanenza, cioè della transitorietà.
Il contatto con la sabbia avviene inizialmente con i piedi nudi che affondano nella sabbia soffice, morbida, lasciando impronte destinate a scomparire con la risacca del mare o con il soffio del vento. I granelli sembrano in balia del mare o del vento trasportati senza nessuna resistenza, ma che possono cambiare il panorama e l’orizzonte, essendo dotati di una massa che può fare la differenza. Solida e liquida nello stesso tempo, la sabbia, singolare plurale, è come il pensiero, contenitore unico di innumerevoli granelli- pensieri. Sia i granelli di sabbia che i pensieri possono fluire e rincorrersi con leggerezza o aggregarsi, diventando macigni che ostruiscono il passaggio per qualunque possibilità di scambio comunicativo tra la profondità e la superficie. Quanti pensieri, infatti, inseguiamo nell’arco di una sola giornata, quanti passano, come schegge velocissime, senza poterli approfondire e quanti sembrano indelebili, trasformandosi in rumori di fondo come le “famose” vuvuzelas?
La sabbia è la terra del mare, che accoglie, avvolge e contiene, ma può anche essere abrasiva e ferire. Torna, così, il parallelismo con il pensiero e i suoi infiniti granelli formati da contenuti psichici portatori di gioie e di dolori. Inutile liberarsene, i pensieri si insinuano negli interstizi della memoria come i granelli di sabbia si insinuano nella trama e nell’ordito dei tessuti. Accogliamo, allora, i pensieri e i granelli di sabbia, come elementi evocativi di ricordi ed emozioni di un periodo della nostra vita che nessuna rimozione può far precipitare nell’oblio, perché siamo consapevoli che in fondo e nel fondo del mare dell’inconscio c’è comunque sabbia!